domenica 24 febbraio 2013

Analisi Ristrutturante fluido Erbolario

Premessa: io non l'ho mai usato, ma ho sentito tante persone che si trovano bene quindi la curiosità scatta inevitabilmente.
Su questo campioncino trovo il simbolo e la dicitura "Stop ai test sugli animali - Controllato da ICEA per LAV n 016". Uno dei miei problemi con l'Erbolario era proprio il fatto che avvertiva che i suoi prodotti finiti non erano testati sugli animali ma non garantiva altrettanto sui singoli ingredienti. Non so se questo è un miglioramento oppure fa sempre riferimento ai prodotti finiti.

Ristrutturante fluido al miglio e al germe di grano - L'Erbolario
Aqua
Propylene glycol: umettante, solvente 1 pallino rosso
Panthenol: antistatico 2 pallini verdi
Glycerin: denaturante, umettante, solvente 2 pallini verdi
Hydrolyzed wheat protein: antistatico 2 pallini verdi
Panicum miliaceum extract: vegetale 2 pallini verdi
Polyquartenium-10: antistatico, filmante 1 pallino rosso
PPG 26 Buteth 26: antistatico, emulsionante 1 pallino rosso
PEG40 Hydrogenated Castor oil: emulsionante, tensioattivo 1 pallino rosso
Profumo
Amyl cinnamal: allergene del profumo 1 pallino giallo
Butylphenyl methylpropional: allergene del profumo 2 pallini rossi
Citronellol: additivo, allergene del profumo 1 pallino giallo
Geraniol: additivo, allergene del profumo 1 pallino giallo
Hydroxycitronellal: allergene del profumo 1 pallino rosso
Hydroxysohexyl 3 cyclohexene carboxaldehyde: allergene del profumo 1 pallino rosso
Linalool: allergene del profumo 1 pallino giallo
Disodium EDTA: sequestrante, viscosizzante 2 pallini rossi
Sorbic acid: preservante 2 pallini verdi
Tetrasodium EDTA: sequestrante 2 pallini rossi
Sodium methylparaben: preservante 1 pallino giallo
Sodium dehydroacetate: preservante 1 pallino giallo
Imidazolidinyl urea: conservante 2 pallini rossi

Posso dire che non me l'aspettavo? Un sacco di ingredienti che non vanno per niente bene. Se lo usassi inizierei a cercare un'alternativa più valida intanto che lo finisco (nonostante siano schifezze buttar via qualcosa lo vedo uno spreco inutile).

lunedì 18 febbraio 2013

Analisi Olio di Macassar - Erbolario

Non ho mai amato i prodotti per capelli dell'Erbolario, non mi ci sono mai trovata bene e ne ho provati parecchi prima di rinunciarci. Uno dei pochi che mi dava un minimo di soddisfazione è l'Olio di Macassar. Parlo al passato sia perchè l'ho sempre usato poco per pigrizia, sia perchè adesso che c'ho i capelli corti con 4 peli incrociati sarebbe inutile.
Un altro motivo per cui non amo i prodotti dell'Erbolario è che sulle confezioni troviamo scritto: "I cosmetici finiti dell'Erbolario non sono stati testati sugli animali. I loro ingredienti potrebbero essere stati testati, ma non su commissione dell'Erbolario"
Un'azienda che decide di non testare i propri prodotti sugli animali dovrebbe anche fare attenzione che non lo siano gli ingredienti che acquista e che usa. Una trovata per lavarsene le mani è questa, ed io personalmente la disapprovo. Gli ingredienti possono anche essere ottimi, ma se non sappiamo quello che c'è dietro che senso ha? Poi va beh ad alcune persone magari non frega niente dei test sugli animali...qui si potrebbe aprire un discorso a parte, ma io mi sento di metterlo in evidenza.
Vediamo in ogni caso cosa contiene.
Olio di Macassar - L'Erbolario
Rinforzante, nutriente e lucidante per capelli.
Cocos nucifera: emolliente, solvente 2 pallini verdi
Prunus amygdalus dulcis: vegetale, emolliente 2 pallini verdi (con il beneficio del dubbio)
Isopropyl myristate: legante, emolliente, solvente 1 pallino giallo
Isopropyl palmitate: antistatico, legante, emolliente, solvente 1 pallino verde
Cananga odorata: emolliente 1 pallino rosso
Citrus aurantium var. dulcis: vegetale 2 pallini verdi
Eugenia caryophyllus: vegetale 2 pallini verdi
Pimenta acris: denaturante, emolliente 1 pallino verde
Profumo
Tocopherol: antiossidante 2 pallini verdi
Lecithin: antistatico, emolliente, emulsionante 1 pallino giallo
Ascorbyl palmitate: antiossidante 1 pallino verde
Citric acid: agente tampone, sequestrante 2 pallini verdi
Limonene: allergene del profumo 1 pallini giallo
Eugenol: denaturante 1 pallino giallo.

Poteva essere perfetto, ma in linea di massima se non vi interessano le questioni di cui ho parlato all'inizio non lo sconsiglio.

venerdì 15 febbraio 2013

Lota

Per chi non lo sapesse mi riferisco a questo "arnese":

Sembra una teiera con il beccuccio un po' più lungo e più stretto. Ma a cosa serve?
La Lota serve per il lavaggi del naso, che detta così sembra di un raccapricciante inaudito!
Si riempie il contenitore di acqua tiepida e sale integrale (io ci metto mezzo cucchiaino), si poggia il beccuccio su una narice abbassando il busto sul lavandino si inclina la testa dal lato della lota. Respirando con la bocca l'acqua cadrà per gravità dall'altra narice, pulendo le vie respiratoria da impurità e tossine. Ovviamente si ripete con l'altra narice. Per maggiori informazioni e per l'acquisto cliccate qui

Parlando con i miei amici e il mio compagno ho notato che sono sconvolti da questa pratica e mi sono sempre chiesta perchè. In fondo la usano tutte le mamme (o quasi) quando i loro bimbi sono raffreddati e non sono capaci di soffiarsi il naso. Ma purtroppo quando diventiamo adulti perdiamo molte delle sane (e sagge) abitudini.
Non si percepisce la sensazione dell'acqua che scorre nel naso. Non è come quando andiamo al mare e "beviamo" dal naso. Non si ha neanche la brutta sensazione che si prova usando lo spray nasale, che magari momentaneamente ci aiuta a respirare quando siamo raffreddati, ma tutte le tossine restano lì e dobbiamo semplicemente aspettare che il raffreddore passi.
Io l'ho iniziata ad usare proprio per un raffreddore e non vi dico che bello dormire tutta la notte respirando normalmente! E' stato un validissimo aiuto quando ho avuto la sinusite aiutandomi a liberare facilmente e velocemente i setti nasali. Proprio per via della sinusite (che è recidivante) in inverno la uso anche se sto bene e da qualche anno ne traggo grande beneficio. La mia sinusite è dormiente con mia grande contentezza!
Secondo me chiunque almeno una volta dovrebbe provarla e poi decidere se davvero fa così schifo come si pensa. Poi, come al solito, ognuno è libero di continuare a scegliere come meglio crede. Ma prendete in considerazione i consigli, spesso sono "buoni" consigli!






giovedì 14 febbraio 2013

Analisi Lip Balm Body Basics

Lo utilizzavo a piene mani, ma l'altro giorno ho dato un'occhiata veloce all'INCI e senza essere una massima esperta mi è preso un colpo.
Adesso vediamo se il coccolone è giustificato e devo usare il prodotto per farci altro (il mio compagno suggerisce ingrassare gli scarponcini) oppure se posso finirlo con più o meno tranquillità.

Lip Balm "Apricot & Almond" della Body Basics

Petrolatum: antistatico, emolliente 1 pallino rosso
Paraffinum liquidum (mineral oil): antistatico, emolliente, solvente 1 pallino rosso
Cera alba (beewax): emolliente, emulsionante, filmante 2 pallini verdi
Disopropyl adipate: ingrediente non trovato
Prunus amigdalus dulcis (sweet almond oil): prunus dulcis porta due pallini verdi, l'amigdalus chissà
Aroma
Propylparaben: conservante 1 pallino rosso
CI 15985 (FD&C yellow 6): colorante cosmetico 1 pallino rosso
Limonene: allergene del profumo 1 pallino giallo
Citronellol: additivo, allergene del profumo 1 pallino giallo
Linalool: allergene del profumo 1 pallino giallo
 
Ho notato solo io che manca l'apricot? Oppure quell'ingrediente non trovato sarà proprio l'albicocca? Adesso dico io...potevate anche risparmiarvi quei due pallini verdi (ammesso e non concesso che sono davvero verdi)!
Diciamo che sono contenta solo perchè ha uno scatolino comodo per farmi da sola il balsamo labbra!

Come si fa la pasta madre

Ieri vi ho dato la ricetta del pane come lo faccio io, ben consapevole di una grave mancanza.
Nella ricetta io uso la pasta madre, chiamata anche pasta acida, crescente ecc. Ma ovviamente chi non ha la pasta madre, che è l'ingrediente principale, si trova un po' spaesato. Prima di mettere la ricetta ho preferito chiedere se potevo farlo a Stefania Rossini. La ricetta l'ho presa dal suo blog e ho chiesto se potevo metterla anche sul mio.
Questo per una semplice ragione. Odio quando qualcuno pubblica sul proprio sito (di qualunque tipo sia) notizie, ricette, informazioni varie ecc. prese in rete e le spaccia come proprie. Bisogna avere sempre il massimo rispetto per il lavoro altrui, è una sorta di copyright che ognuno di noi dovrebbe autoinfliggersi nella propria vita sul web. Se io copio la pagina di un libro posso essere bacchettata dall'autore del libro. Lo stesso dovrebbe avvenire per le pubblicazioni su internet. Anni fa andando su un sito francese di perline leggo che l'autrice ha smesso di pubblicare gratuitamente i propri schemi perchè una "furba" italiana non solo li ha scaricati, ma ci ha anche pubblicato un libro. Mi sono vergognata. Di essere italiana, di essere additata come furbetta e tutti i significati che comporta.
Per farla breve, Stefania mi ha autorizzata, lo starter è di sua proprietà. Io ho fatto qualche piccola variazione sui rinfreschi. Se volete cercarla sul web ormai è un personaggio famoso!

Giorno 1

Mischiate 200 g di farina (io come al solito ho usato la 0) a 100 ml di acqua, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di miele. Secondo la ricetta potete sostituire il miele con qualsiasi altra sostanza zuccherina (zucchero normale, succo d'agave, dolcificante naturale) io ho usato il miele e il risultato c'è stato.
Mischiate per bene tutti gli ingredienti, coprite con un panno e lasciate riposare per 48 ore a temperatura ambiente. Usate un panno e non un contenitore ermetico perchè la pasta si deve nutrire anche dei batteri presenti nell'aria...ma non della polvere! ;)

Giorno 3 (dopo 48 ore)

Iniziate con i rinfreschi.
Il rinfresco in pratica: pesate la pasta madre, aggiungete poco più di metà acqua (la quantità esatta è 0.8 ma potete fare ad occhio) e la stessa quantità di farina della pasta madre. Esempio pratico: 100 g di pasta madre, 80 g di acqua, 100 g di farina.
Tenetela ancora a temperatura ambiente per 72 ore.

Giorno 6

Rinfrescate di nuovo la pasta madre: la pesate, la sciogliete in 0.8 di acqua, aggiungete lo stesso peso in farina.
Da adesso possiamo metterla in frigorifero.

Rinfrescate ogni 2 o 3 giorni con lo stesso metodo. Dopo un paio di settimane potete definirla pasta madre ed usarla come volete.
Potete immaginare da soli che all'inizio sarete sommersi dall'impasto. Io ci ho fatto delle pizze poco lievitate, ma se cercate sul web ci sono tantissime ricette per utilizzare il lievito rinfrescato. Sia sul blog di Stefania, sia su altri.
Per le persone a me vicine: se volete il lievito ve lo posso dare io. Mi è un po' difficile coccolarmi Cinzia invece, come faccio a fare arrivare la pasta madre anche in Canada? Mi spiace tesoro, spero che la ricetta ti sia d'aiuto!
Per chi ha assaggiato le mie focacce di capodanno o per chi ha visto e assaggiato il mio pane quotidiano...risultato garantito!
Se avete dubbi chiedete! Se ci sono riusciata io ci può riuscire chiunque, basta avere solo un po' di pazienza all'inizio!

mercoledì 13 febbraio 2013

Il pane come lo faccio io

L'avevo promesso a molte amiche che me lo chiedevano, ed io rispondevo di portare pazienza perchè ero ancora in fase di sperimentazione, alla ricerca della ricetta perfetta. Direi che l'ho trovata, o almeno a me e Sandro piace molto come viene.
Ho provato a fare anche una pagnotta a lievitazione lenta (tutta la notte, circa 12 ore) per velocizzare e diminuire le fasi, l'aspetto sembra buono ma non è cresciuto molto, quindi aspettiamo per l'assaggio.
In ogni caso ecco la spiegazione.
La sera prendo 90 g di pasta madre, la sciolgo in circa 70 g di acqua tiepida e ci aggiungo 90 g di farina. Impasto con una forchetta di legno fino a che la farina non ha assorbito tutta l'acqua e si forma una pallina. La metto in una ciotola spolverata di farina, infilo la ciotola in un sacchetto di plastica bucherellato e metto nel forno (spento) per tutta la notte.
La mattina il lievito sarà pronto!
Verso il lievito in 300 g di acqua tiepida (quando avrò il termometro digitale saprò dirvi anche a quale temperatura) lo sciolgo un pochino e ci metto un cucchiaino di zucchero (credo che siano circa 5 g ma dipende dal cucchiaino). Ci aggiungo 500 g di farina e inizio ad impastare (se non ho voglia di farlo a mano uso la macchina per il pane che ho comprato anni fa e che ora uso solo per impastare). Quando è quasi tutto impastato aggiungo altri 100 g di farina con 2 cucchiaini di sale (stesso discorso dello zucchero). Il trucco è impastare a lungo! Qui adesso sta il difficile, a spiegarlo non a farlo! Mettete l'impasto su un ripiano infarinato, schiacciatelo leggermente e piegatelo portando il lembo superiore sul centro schiacciando con le dita, lo stesso per il lembo inferiore e i due laterali. Giratelo e dategli la forma di una pallina. Mettetelo in una ciotola infarinata abbastanza capiente e nel solito sacchetto forato. Io lo metto in forno con solo la luce accesa (un trucco dell'uomo focaccina).
Dopo circa 3 ore la pasta è lievitata del tutto. Fatela cadere delicatamente sul piano di lavoro, schiacciatela e ripiegatela come prima: lembo superiore al centro, sigillando il bordo con le dita; lembro inferiore sopra fino al bordo, sigillando con le dita; partendo da un lato del bordo laterale arrotolatelo su se stesso sempre sigillando con le dita...mi sto rendendo conto che sarebbero state utili delle foto ma non ne ho!
Mettete sulla placca foderata con carta forno, fate dei tagli sulla "pagnotta" o a croce o diagonalmente e rimettete in forno a lievitare con la lucina accesa, coprendola per non farla asciugare troppo in superficie, per altre 2 o 3 ore.
Togliete la pagnotta dal forno proteggendola dagli spifferi. Per la cottura dipende dal forno: io riscaldo il forno a 180°C inforno la pagnotta per 20 minuti, poi abbasso la temperatura a 160°C e lascio ancora 20 minuti. Il vostro forno potrebbe cuocere diversamente, adattate la cottura in base ai risultati!
PS Io per il pane e per rinfrescare il lievito uso sempre e solo farina 0.