mercoledì 16 aprile 2014

Tutto quello che so, fin'ora, sull'hennè!



Ho cercato di raccogliere tutte le informazioni trovate su internet riguardo al tema hennè e tinte naturali in generale.
Lo considero un work in progress perché le informazioni sono davvero tante, a volte ci sono evidenti contraddizioni.
HENNE’ ROSSO, è l’unico hennè vero. Si tratta della pianta lawsonia inermis. Tinge i capelli di rosso e la tonalità dipende dal colore di partenza.  L’hennè sui capelli scuri può essere considerato un semplice riflessante, quelli castani scuri vireranno sul rosso mogano, i biondi tra il rosso medio e i bianchi in torni aranciati.
HENNE’ NERO in realtà è Indigo. Bisogna fare attenzione alla sua applicazione senza aggiunta di hennè: i capelli scuri vireranno sul melanzana ma i capelli bianchi diventeranno azzurri. Per ottenere colori scuri bisogna armarsi di pazienza e effettuare un doppio passaggio (spiegato in seguito).
HENNE’ NEUTRO non è altro che Cassia Obovata. Non ha un potere colorante (a volte dona dei leggerissimi riflessi dorati, ma solo se mischiata con rabarbaro) ma fortemente curativo. Di solito è consigliato usarne una piccola parte assieme alle altre polveri coloranti. Per dare riflessi dorati si può mischiare 1 cucchiaio di hennè con 100 g di cassia.
MALLO DI NOCE, la miscela del mallo di noce con hennè e indigo porta a colorazioni giallo brunite, l’applicazione ripetuta nel tempo porta a tonalità castagna o castano brune a seconda della percentuale di capelli bianchi presenti.
CAMPEGGIO: L’utilizzo della polvere del legno di campeggio dà tonalità uniche e caratteristiche. In miscela con altre polveri d’erbe fondi castani delle note castano-ramate con notevole copertura anche in presenza di capelli bianchi.
ROBBIA, RABARBARO e ALCANNA purtroppo ho trovato informazioni molto discordanti al riguardo. Alcuni siti sostengono che l’unico modo per riuscire a ottenere un colore è veicolarle in oli, mentre altri sostengono che si può usare esattamente come l’hennè con risultati simili, altri ancora gli danno proprietà scurenti…non mi sento di dire nulla al riguardo, ma mi sembrava doveroso citarle sperando che qualcuno più esperto mi aiuti a completare questa lacuna.
E’ consigliato comprare la polvere già confezionata perché spesso è miscelata con altri additivi (soprattutto picramati) per potenziarne il colore, o sabbia se il prodotto è di pessima qualità. È da questo che nasce la “leggenda metropolitana” che se si applica l’hennè sui capelli tinti chimicamente diventano verdi. Sono i Sali metallici aggiunti alla polvere di lawsonia che possono reagire con le tinture chimiche creando effetti disastrosi. Si consiglia sempre di leggere l’etichetta (sperando che il produttore sia onesto) ma ancor meglio, se potete, è acquistare la polvere che si usa per i tatuaggi: unica garanzia di purezza del prodotto.
Un buon consiglio che viene da Rozalia è tenere un diario in cui scrivere le percentuali delle polveri usate nelle varie applicazioni e il proprio grado di soddisfazione: la colorazione con l’hennè non è una scienza esatta me è molto soggettiva. Nel suo video ci sono consigliate anche alcune  miscele, altre ce ne sono sul forum capelli di fata, ma se volete un capello nero dovete prima fare un’applicazione di lawsonia, una volta sciacquato dopo il tempo di posa fare un’applicazione di indigo. Non barate altrimenti diventerete come la fata turchina se avete i capelli bianchi!
PREPARAZIONE
Mescolare l’hennè con succo di limone fino ad ottenere una pasta simile al purè di patate.
Qui internet si sbizzarrisce sulle informazioni e sulle alchimie. Tante persone non usano una soluzione acida e si trovano ugualmente bene, molti non lo fanno riposare per la notte e si trovano bene mentre altre consigliano sempre di farlo riposare almeno qualche ora per favorire l’ossidazione. C’è chi consiglia l’infuso di camomilla, chi quello di karkadè, thè nero, caffè,  miele e qualsiasi altra cosa abbiate in dispensa. Di solito è sconsigliato lo yogurt, che sebbene aiuti a rendere l’impasto omogeneo pare che aumenti la forfora. Qui non entro nel merito, potete provare qualsiasi tipo di infuso vi detti la fantasia o solo acqua. Io personalmente consiglio acqua e limone e lasciarlo riposare qualche ora perché l’hennè rilascerà il colore che poi potrà trasferirsi sui capelli dando risultati migliori.
Se nel vostro mix c’è dell’indigo, sappiate che quest’ultimo non ha bisogno di ossidazione, quindi lo potete preparare quando siete pronte per l’applicazione: polvere e acqua (senza sostanze acide) e successivamente mischiarlo alla lawsonia. Mischiare tantissimo altrimenti la colorazione non sarà uniforme. Ovviamente se non procedete alla doppia applicazione non aggiungete sostanze acide nella lawsonia.
Nella preparazione della miscela non usare acqua bollente ma semplicemente calda.
Soprattutto le prime volte è meglio abbondare con la quantità di polvere: si va dai 100 g per capelli corti a 500 g per capelli lunghissimi.
L’applicazione va fatta sui capelli appena lavati ed umidi. Si può applicare l’hennè solo sulle radici una volta al mese e sulla lunghezza ogni due, anche perché nel tempo l’hennè tende a scurire e seccare leggermente le punte.
Fondamentale indossare i guanti, l’hennè colora le mani e le unghie…altrimenti non potrebbe essere usato per i tatuaggi! ^_^
L’ordine di applicazione è soggettivo: c’è chi parte dalla nuca e man mano si sposta in avanti verso la sommità della testa, oppure in senso inverso. L’importante è abbondare, anche sul cuoio capelluto: dobbiamo essere perfettamente “impiastricciate”.
Finita l’applicazione avvolgete la testa con la pellicola o la cuffia da doccia per evitare che l’hennè si secchi rischiando di spezzare i capelli. Se nell’ambiente c’è freddo è consigliato indossare un cappellino di lana. Pulite la pasta che resta fuori e … aspettate! Il tempo di posa varia in base alla vostra pazienza ma 4 ore sono considerate il minimo. Se mettete un asciugamano sul cuscino ci potete anche dormire!
Sciacquate abbondantemente finché non sentirete i capelli privi della polverina, non è necessario usare uno shampoo, magari fate un ultimo risciacquo con acqua e aceto.

FONTI

martedì 15 aprile 2014

Dolorosi ricordi

A volte i ricordi ti travolgono in un modo del tutto inaspettato, ti fanno sorridere e ti riempiono gli occhi di lacrime.
Io avevo 19 anni, l'anno in cui si è sposata mia sorella, ed eravamo in un campeggio a Calenella. Sono andata a fare una passeggiata sulla spiaggia (cosa che non faccio mai) e mio fratello e Giuseppe tornando in campeggio hanno portato su anche la mia roba. Gentili, ma al ritorno mi sono fatta la strada a piedi nudi sull'asfalto rovente di agosto.
Ale e Giuseppe hanno preso la chitarra e mi hanno dedicato, a me e ai miei zoccoli, l'Ivana's Blues.
Adesso Giuseppe non c'è più, non c'è più da più di 15 anni. Mi sorprende di non ricordare neanche con precisione l'anno della sua morte. Ricordo con precisione che me l'ha detto mia madre, che stavo studiando Fondamenti Anato-fisiologici e che l'esame era vicino, la telefonata a mio fratello per fargli forza senza riuscirci, la discussione con Maurizio che non ammetteva il suicidio....tutto chiaro nella mia mente!
Ma poi penso anche alle riunioni al partito, a quando gli andavo a rompere le palle in ufficio, al giro sul vespino, alla 127 con un numero di persone improponibile e ti chiedi ancora come facevamo a incastrarci tutti in quella macchina!
Il rammarico perchè lui tante cose non le ha vissute, il rammarico di non essere stata più vicina ad una persona che aveva bisogno d'aiuto, il rammarico di non essere andata al suo funerale e di non aver mai avuto la forza di andare al cimitero ad "abbracciarlo".