giovedì 7 dicembre 2017

L'avvento creativo - Giorno 7

Dietro la casellina 7 di questo favoloso avvento ci sono sono io.
Ieri Daniela ci ha deliziato con il suo progetto in feltro, oggi ci sono io a riempirvi la panza e stimolare le papille gustative, domani Roberta con chissà cosa!
Seguite tutte e aprite con noi giorno per giorno le caselline!
Questa ricetta l'ho presa un paio di anni fa su Youtube, mi dispiace non citare l'autrice, ma non l'ho segnato come faccio di solito. Me ne dispiaccio: se ritrovo l'autrice la indicherò: so solo che è inglese e che non è Nigella. Ho convertito le cup in grammi (mi spiegate come si fa a misurare il burro in cup?) e sicuramente ho aggiunto più farina, ma non ricordo se ho apportato ulteriori modifiche.

Prepariamoci: spostiamo il gatto, posiamo il libro di fisica quantistica che stavamo leggendo, leghiamo i capelli, laviamo le mani e prepariamo gli ingredienti!


200 g di farina, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 1 pizzico di sale, 80 g di zucchero di canna, 60 g di burro, 130 g di burro di arachidi, 2 uova, cioccolata o nocciole, 1 baccello di vaniglia.

Prima di passare al procedimento vorrei spendere due parole su alcuni ingredienti.
Il baccello di vaniglia: evitate di prenderlo al supermercato, soldi spesi male. Se lo trovate deve essere fresco a profumato, il mio era un po' vecchiotto e facevo meglio a non metterlo.
Incidetelo per la lunghezza è grattate delicatamente la polpa con un coltello: è questa la parte che serve.
L'ingrediente principale: il burro di arachidi.
Se non volete rovinare la ricetta non prendete quello della Calvè: questa è l'etichetta:


Possiamo sorvolare sul fatto che sia sano oppure no, ma non possiamo passare oltre al fatto che ci sia solo l'85% di arachidi e che ci sia il sale!
Io vi consiglio vivamente questo! 
Il bello del sito è che spedisce gratis con una spesa bassa, e avendo tantissime cose le raggiongo sempre (se proprio me la vedo male ci aggiungo riso integrale o pasta o libri)
Può capitare che la parte grassa affiori come se fosse olio e la pasta resti sul fondo: no panic! Mescolate con attenzione e otterrete di nuovo la crema.

Proseguiamo con il necessario:
uno sbattitore o una planetaria


E soprattutto il cd di Bublè! (Mi raccomando: senza questo  ingrediente fondamentale i biscotti non vengono!) 


Tagliate a pezzetti il cioccolato e mettetelo in frigo coperto con la pellicola per non fargli prendere umidità. In questa occasione ho usato del semplice cioccolato fondente, ma vanno benissimo anche le praline con i cereali che danno una croccantezza in più.


Nella planetaria inserite i due burri ed iniziate a impastare fino a che non sono completamente sciolti. 
Unite lo zucchero, le uova, la farina precedentemente mischiata con sale, lievito e vaniglia.

Quando si è formato un panetto abbastanza compatto toglietelo dall'impastatrice, compattatelo velocemente con le mani e mettetelo in frigo per un paio d'ore avvolta nella pellicola.
In pratica è una specie di pasta frolla con il burro di arachidi, ma molto...molto...molto...ho già detto molto? più unta.
Preparate la placca con un foglio di carta forno, preriscaldate il forno a 180° e dal panetto ricavate delle palline leggermente schiacciate. Maneggiatele velocemente, piuttosto lavoratele in due volte ma non tenetele troppo in mano...capirete subito il motivo ;)


Infornate per 5 o 6 minuti, tirate fuori i biscotti e schiacciate delicatamente al centro un pezzo di cioccolato o qualche nocciola e cuocete per altri 5 o 6 minuti.

Fatto! I vostri biscotti sono pronti!


Sgranocchiando questi biscottini possiamo tornare al nostro libro di fisica quantistica con una marcia in più!

Per seguire tutti gli altri progetti, compresi quelli passati, correte sul blog di Ivy!



venerdì 17 novembre 2017

Anteprima l'avvento creativo

Dopo la presentazione di ieri fatta da Ivy di tutte le creative che parteciperanno a questo particolarissimo calendario oggi si parte con quello che potrei definire il giorno 0 (zero, non o)

Qui trovate il link al suo progetto che continuerà il primo dicembre...cosa potrebbe essere mai?

Intanto...avete messo in lista lettura tutte noi???

Mi raccomando #lavventocreativo aspetta tutte noi!

giovedì 16 novembre 2017

Christmas is coming - L'avvento creativo

C'era una volta, nel mese di settembre, una donna di nome Ivana che lottava con le zanzare, che lottava con il caldo, che lottava con la fiacca che ne derivava...
Ma all'improvviso vide Questo!
La mia mente ha fatto un salto nel futuro, neve e freddo, camino acceso (non ce l'ho ma su netflix c'è un filmato intitolato "Camino per casa vostra"), lucine e decorazioni...ma soprattutto assenza di zanzare!

Ci ho pensato e ripensato, sono in procinto di cambiare casa (a settembre non avevo una data) e non avevo idea del contributo che avrei potuto dare...
Alla fine ho accettato! Ivy è un'amica, le voglio bene, è una fantastica creativa, una splendida organizzatrice (anche se l'anno prossimo mi darà big money e le farò da segretaria). All'inizio ero in panchina, ma adesso sono entrata a far parte di questa grande squadra.

Mi sto dilungando troppo!

Domani ci sarà un'anteprima, e poi, a partire dal 1 dicembre (siamo creative, le date del vero avvento ci stavano un po' strette) fino al 24 ci sarà un progetto al giorno, ideato e creato da una persona diversa.


Oggi ci sarà la Presentazione del gruppo, e un'anteprima del progetto di Adriana

Poi dal primo dicembre si inizierà a fare sul serio!

1 Dicembre: Adriana
2 Dicembre: Gina
3 Dicembre: Mara
4 Dicembre: Veronica
5 Dicembre: Kilara
6 Dicembre: Daniela
7 Dicembre: Io
8 Dicembre: Roberta
9 Dicembre: Federica
10 Dicembre: Milly
11 Dicembre: Valentina
12 Dicembre: Ivy
13 Dicembre: Tina
14 Dicembre: Elena
15 Dicembre: Betta
16 Dicembre: Nunzia
17 Dicembre: Romina
18 Dicembre: Myriam
19 dicembre: Marica e Tina
20 Dicembre: Rachele
21 Dicembre: Maria Grazia
22 Dicembre: Nesta
23 Dicembre: Sheila
24 Dicembre: Maris

Cosa devi fare tu lettore o lettrice?
Semplice! Clicca sui nomi, diventa lettore, e leggi il progetto nel giorno indicato. Ovviamente, se vuoi e se puoi, puoi seguire il progetto e quando lo pubblichi su Instagram o su Facebook o su twitter...insomma usa l'hashtag #lavventocreativo
Buona creatività!




giovedì 2 novembre 2017

Barriere architettoniche: dove butto l'indifferenziata?

Buongiorno amici,
non è mia abitudine fare post di denuncia, ma ciò non vuol dire che io sia una persona insensibile o menefreghista.
Per quanto non sia coinvolta direttamente, non ho neanche familiari che lo sono, alcune situazioni problematiche le noto anche io, perché sono sfacciatamente evidenti.
Per chi non lo sapesse abito a Ferrara. In questa città per incentivare la raccolta differenziata sono stati inseriti dei cassonetti, chiamati "calotte", che si aprono con una tessera (rilasciata nei mesi precedenti) e che hanno una capienza di 30 litri. La tessera conteggia le aperture e l'anno prossimo si terrà conto di quanta indifferenziata si fa e si pagherà l'extra. Va beh, i conteggi troppo complicati non ci interessano in questo frangente. Concentriamoci sulle calotte.


Io sono alta poco più di 150 cm, cioè l'altezza in cui si trova la leva. Se la calotta è su un gradino non credo che riuscirei a buttare il pattume.
Ora: se non ci riesco io, persona che cammina sulle proprie gambe, come pensate che ci possa riuscire qualcuno in carrozzina?
Come dovrebbe fare un portatore di handicap? Si mette lì e aspetta che passi qualcuno a dargli una mano?
Trovo che questo sia un problema per chi aspira all'autonomia.
Ripeto, non sono brava a fare denunce sociali. Passerò il link a qualcuno che è molto più bravo di me in questo.

venerdì 27 ottobre 2017

Sfida dei 10000 passi - Reclutamento

Anni fa, per puro caso, con la mia "amica" virtuale Rita, ci siamo trovate a fondare e gestire un gruppo che abbiamo chiamato "Io decluttero...i chili di troppo"
L'origine del nome deriva dal fatto che eravamo su un gruppo di decluttering, ed abbiamo pensato che molte persone si trovano a dover combattere con questo di più che spesso si fa fatica ad eliminare.
Il gruppo attualmente ha 831 membri. Purtroppo al momento non abbiamo una direzione ben chiara. Ho sempre rifiutato (e brutalmente cacciato) persone che cercano di procacciarsi i clienti nel gruppo per vendere bibitoni, pillole miracolose, thè dimagranti...la ricetta della felicità in una polverina.
Lo scopo è sostenerci e camminare insieme. Quest'ultima affermazione, camminare insieme, mi frulla per la testa da giorni, per questo ho deciso di lanciare per loro questa sfida, ma che ovviamente sarà aperta a tutti.
Io non sono una dietologa/nutrizionista/dietista quindi non posso (e non lo farei mai) consigliare regimi alimentari. Non sono neanche una personal trainer, nè tantomeno una sportiva quindi non posso indirizzare verso uno sport, un percorso di allenamento.
Ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità indica che bisogna fare 10 mila passi al giorno per migliorare la nostra salute. Quindi perchè no?
Si partirà progressivamente, per poter prendere (io spero) questa abitudine e mantenerla come sano stile di vita. Potete associarlo ad una dieta oppure no, potete aggiungere altri sport oppure no, non sono io a dovervi indirizzare in questo senso.
Lunedì 30: 1000 passi (si lo so sono pochissimi, ma pochissime persone sanno quanto camminano ogni giorno, è un punto di partenza qualsiasi)
Martedì 31: 2000 passi
Mercoledì 1: 3000 passi
Giovedì 2: 4000 passi
Venerdì 3: 5000 passi.
Scaricate una app con pedometro: io uso Fit che è quella associata a google, ma in passato ho usato pedometro, esistono anche contapassi ma ricordate di portarlo con voi...il mezzo non è importante, è importante che voi iniziate a monitorare quanto camminate.
Commentate qui la vostra partecipazione e ogni settimana faremo un post riepilogativo su come è andata. Se volete possiamo anche pensare ad un modo per inserire gli screen dei nostri traguardi.
Quindi: buone passeggiate!

giovedì 26 ottobre 2017

Il magico potere del riordino

Il magico potere del riordino è un libro pubblicato nel 2014 da Marie Kondo, una scrittrice giapponese che si occupa di economia domestica.
Io, lo ammetto, sono un po' fissata con l'ottimizzazione degli spazi, l'organizzazione, la pianificazione, la filosofia di ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa, cerco di applicare il metodo di "un tocco" che magari vi spiegherò successivamente...
Sono talmente fissata che ne volevo fare una professione, la PO, Personal Organizer. Ma stiamo parlando di anni fa, troppo avanti nei tempi, in Italia questo ruolo è riconosciuto da relativamente poco tempo e in tutta sincerità non so se in Italia qualcuno sia disposto a pagare per questo lavoro...credo che venga confuso con colf :)
Ma senza dilungarmi troppo, con questo mio background (chiamiamolo così, è brutto definirla fissazione) credo che sia abbastanza ovvio cadere nella fascinazione del metodo KonMari (l'ho capito mille anni dopo: Kondo Marie = KonMari)
Quindi in ritardo rispetto alle masse, due anni fa, ho letto il libro. La noia! Ma davvero oh! Non è assolutamente quello che mi aspettavo. Non è assolutamente quello che cercavo. Consolante sapere che c'è una malata, talmente malata che ringrazia la borsa di aver portato il peso delle sue cose per tutto il giorno, che si è fatta i big money con questa cosa, ma ne trovo ingiustificato il successo.
Il libro promette di tenere ordinata casa, una volta per tutte e per sempre.

Non ho letto il secondo libro, ma questo qui non è un libro operativo. Accenna a come piegare i vestiti, ma è soprattutto il come liberarsi delle proprie cose. Ed io che sono psicologa non è che abbia proprio bisogno di farmelo dire da una giapponese e che posso riassumere con una frase "Butta quello che non ti piace". Poi lei da consigli aggiuntivi tipo fallo quando sei da sola, e ci sta, perchè magari la mamma sorella fidanzato amica figlia vicina di casa passante sconosciuto ecc ti prenderà la roba dai sacchi e ti dirà "Ma no, tienila questa cornucopia con orologio scassato, è così bella..." E tu ti fai convincere anche se la cornucopia ti ha sempre fatto schifo!

Veniamo alla mia esperienza, certo, ho provato ad applicare il metodo, altrimenti come ne potrei parlare male?
Le esperte (non so dove abbiano preso questa informazione, forse nel secondo libro) hanno stilato una lista su come procedere. Si parte dai vestiti (c'è un ordine preciso che adesso non ricordo: prima il sotto poi il sopra poi i cappotti poi le scarpe e le borse ecc) e dalle scarpe. 
Si svuota tutto l'armadio, tutto tuttissimo di ogni stagione, in ogni angolo di casa...mi sono messa vicina anche il cesto della biancheria sporca per farvi capire. Caccia alle scarpe. Per me è stato complicatissimo perché io le scarpe fuori stagione le tengo in garage (we ladri...non c'è più niente...prendetevela con la Kondo!)
Ecco, le scarpe sono state davvero sconvolgenti. A parte il fatto che c'erano scarpe che ero convinta di avere già buttato via e me le sono ritrovate tra i piedi (ahah che simpatica umorista!) ma credetemi se dico "emanavano energia negativa", e lo dico io che non sono particolarmente sensibile a queste cose. In quel momento ho deciso che non si entra più in casa con le scarpe, ma il proposito è slittato a casa nuova perché qui entri direttamente in salotto ed è complicato. 
Quindi prendi un oggetto, lo tocchi, e se "ti fa battere il cuore" lo tieni, altrimenti nel sacco (io avevo buttare e regalare). Il principio in realtà è bellissimo, si tiene solo quello che amiamo e che ci fa stare bene. Ma il problema è che non si riflette su quello che resta. Io, per esempio, mi sono trovata senza pigiami, senza niente da mettere in casa*, pochissimo abbigliamento sportivo, senza giubbotti mezza stagione...ok, dovrei comprare quello che manca e scegliere quello che mi piace, ma non tutti possono permetterselo, IO non posso permettermelo!
*la bella Marie dice che non dobbiamo avere distinzione da cosa si mette in casa e cosa fuori, ma la bella de zia c'ha il marito che cucina lava e stira, e non si sa se lui applica questa filosofia.

Quindi, nel momento in cui ho dato via mezzo armadio, parecchie scarpe, ed essermi sentita più leggera: ho mollato!
Non è un tipo di decluttering che si applica a me. Non dubito sul metodo, se ci sono milioni di persone che lo adottano e lo amano, che ci si trovano benissimo, non dico di non provarci. Ma bisogna avere anche un minimo di spirito critico. Non fa per me. 

Se siete curiose e volete comprare il libro il link è sotto. Quello che non va bene per me potrebbe essere la soluzione definitiva a tutto il vostro disordine. Ma se parlate con le borse non me lo raccontate! :D
Buon riordino!

Il Magico Potere del Riordino
Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita
Voto medio su 37 recensioni: Buono
€ 13.9

domenica 22 ottobre 2017

Il dolce dell'ultimo minuto: la Tenerina

Si organizza una serata all'ultimo momento, una tigellata (le tigelle sono un prodotto tipico modenese) a casa di un amico.
Io porto il thè, dice uno. Io porto il vino, dice un altro. Io porto l'aperitivo, dice il terzo. Io porto il dolce, dico io.
Cosa preferite? Tenerina o biscottini? Vince la tenerina. Ironico, l'unica non ferrarese che prepara un dolce tipico ferrarese, fatto di cioccolato e poco altro. Vediamo come si fa.

A bagnomaria sciogliete 200 g di cioccolato fondente con 150 g di burro e lasciate raffreddare. Io ero di corsa ed ho preparato un bagnomaria con acqua e ghiaccio per accelerare i tempi.


Montare a neve ferma gli albumi di 5 uova.

Sbattere 150 g di zucchero con i tuorli di 5 uova, aggiungere il cioccolato con il burro e gli albumi montati a neve.


Versate in una tortiera rivestita di carta da forno


Infornare per 40 minuti a 180° (io per i dolci metto sempre forno tradizionale)


Spolverare con zucchero a velo.
Ovviamente io non sono una food blogger seria, manca la foto con lo zucchero a velo! Ma solo perchè è stato aggiunto a serata iniziata, quando la torta era ben fredda.

Se ve lo chiedete no, non ci va il lievito.
Se ve lo chiedete no, non ci va la farina, per quanto in alcune ricette ci sia.

Si può servire fredda o tiepida, da sola oppure accompagnata da una cremina al mascarpone.
Buon appetito!